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Esistono tante patologie di tipo viscerale che condizionano la vita di tutti i giorni e ne peggiorano la qualità.

Tra queste le più comuni sono a carico dello stomaco, come le gastrite, il reflusso gastroesofageo e l’ernia iatale, oppure a carico dell’intestino, come le coliti, la stipsi (stitichezza) e il gonfiore addominale.

Tutte queste patologie sono accomunate dal fatto che il dolore e/o i fastidi che provocano rendono insopportabili attività della vita quotidiana come lavorare o anche rilassarsi, fare sport e divertirsi, in famiglia, soli o tra amici.

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Cosa succede al nostro corpo?

Queste patologie si associano talvolta a lesioni dell’organo vere e proprie, che necessitano di una cura farmacologica.

Quello che in pochi sanno, però, è cosa succede nelle vicinanze dell’organo. Spesso il dolore che si prova è sia a carico dell’organo stesso, ma anche dei tessuti muscolo-scheletrici intorno a esso.

Infatti, gli organi viscerali sono avvolti, sia nell’addome che nel torace, da strutture muscolari, scheletriche e connettive (fasciali) che li proteggono e gli assicurano mobilità quando ci muoviamo.

Quando l’organo è infiammato, anche questi tessuti circostanti si infiammano.

Cosa comporta questa infiammazione?

Questo tipo di infiammazione è fortunatamente reversibile, ma va trattata con i giusti mezzi e nelle giuste tempistiche.

Nel caso di una gastrite, ad esempio, è fondamentale seguire le indicazioni terapeutiche del proprio gastroenterologo, tra cui la terapia farmacologica.

Per quanto riguarda il trattamento delle parti muscolari infiammate, ci si può rivolgere a un osteopata.

Portando un ulteriore esempio, lo stesso ragionamento può essere fatto in caso di gonfiore addominale e dischezia (stitichezza), oppure di colite, affiancando la terapia del medico specialista a quella osteopatica.

Cosa può fare l’osteopatia al sistema digerente?

Capita che l'osteopata faccia domande per indagare lo stato di salute generale.
Questo perché, in determinate condizioni, il dolore in alcune zone del corpo può essere condizionato e mantenuto nel tempo anche da tensioni a livello degli organi addominali.

Per questo motivo l'osteopata valuta anche l'addome in relazione al dolore!

L’obiettivo del trattamento dell’osteopata, infatti, non è curare la patologia, per cui il paziente ha già la propria terapia medica, ma:
alleviare i sintomi
permettere un recupero più veloce
migliorare la qualità della vita.

Questi aspetti sono importanti per una migliore gestione della patologia

Controindicazioni

Le controindicazioni al trattamento dipendono molto dal tipo di problematica con cui il paziente si presenta.In generale si possono elencare le seguenti:
- Importante aneurisma dell’aorta
- Neoplasie
- Patologie acute in atto
- Diverticolite
- Chirurgia recente (indicativamente nel primo mese e mezzo)

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