La reazione di paura verso uno stimolo o una situazione richiede attenzione quando assume le caratteristiche di una fobia invalidante, compromettendo il soggettivo stato di benessere e/o impedendo il normale svolgimento dell’attività della persona in uno o più ambiti di vita.
La sintomatologia fobica è solitamente caratterizzata da:
• paura marcata e persistente o ansia riguardo una situazione o un oggetto specifico, caratterizzata da un’intensa attivazione fisiologica legata al sistema nervoso autonomo: tachicardia, mancanza di fiato, respiro affannoso, sudorazione eccessiva, ….
• risposta di paura o di ansia innescata in modo immediato dalla situazione o dall’oggetto
• paura o ansia sproporzionata rispetto al pericolo reale (tenendo conto delle norme socio-culturali)
• evitamento attivo di tale situazione o oggetto
Il consolidamento di una risposta di paura non adattiva può inserirsi in particolari fasi dello sviluppo nel ciclo di vita e/o essere conseguenza di un’esperienza specifica.
Durante l’infanzia per esempio è frequente osservare la paura del buio che può assumere caratteristiche invalidanti quando si protrae e non permette una buona igiene personale e familiare del sonno.
Durante l’adolescenza fino all’età adulta il confronto con i pari può portare allo strutturarsi di fobie sociali.
Infine, sempre a titolo esemplificativo, un’esperienza avversiva con un determinato stimolo può generare un’associazione rigida tra il senso di pericolo e tale stimolo: un volo particolarmente turbolento o un incidente stradale possono portare poi all’inflessibile evitamento di aerei o della guida dell’auto per la pervasiva e intensa paura che accompagna la convinzione che sia pericoloso.
Lo psicologo può fornire aiuto nella gestione dell’attivazione intensa di paura a livello corporeo e nell’accompagnare la persona in esperienze che gradualmente possano indebolire l’associazione tra l’oggetto (oppure la situazione) e il senso di pericolo.
È possibile quindi in un contesto protetto e in modo progressivo, a partire da tecniche immaginative fino all’esecuzione di compiti nella vita reale, avere prova da un lato della propria abilità di far fronte a qualcosa di pauroso regolando l’attivazione corporea e dall’altro dimostrare la sua non pericolosità.
Tali tecniche sono di stampo cognitivo-comportamentale scientificamente efficaci nella riduzione del sintomo:
• Tecniche di respirazione
• Rilassamento muscolare
• Terapia dell’esposizione
Un percorso psicologico inoltre permette anche di indagare il funzionamento del proprio sé e del contesto attuale e passato di vita, individuando i fattori di rischio e di protezione nell’insorgenza dei sintomi.
Attraverso la tecnica della moviola di stampo cognitivo-costruttivista è possibile rintracciare nello stato di vita presente i temi personali, dando alla sintomatologia un significato individuale e personale e permettendo l’impostazione di un percorso cucito su misura con risultati a lungo termine.