Dieta anticellulite per drenare (la tua insicurezza)

Se soffri di cellulite e pelle “a buccia d’arancia”, leggi questo articolo: troverai informazioni e consigli utili per apportare benefici non solo all’estetica del tuo corpo, ma anche alla tua salute, al tuo portafogli ed alla tua autostima.

January 10, 2022

Cos'è la cellulite, innanzitutto?

La cosiddetta e famosissima cellulite è sicuramente uno dei più comuni inestetismi che da sempre colpisce la maggior parte della popolazione soprattutto femminile, ma di cosa si tratta esattamente?

Prima di tutto è bene sottolineare che stiamo parlando di “cellulite estetica”, da non confondere quindi con la cellulite vera e propria. Quest’ultima, infatti, è un’infezione caratterizzata da infiammazione e grave flogosi del tessuto connettivo sottocutaneo, causata da alcuni tipi di batteri e curata con un’adeguata terapia antibiotica.

Ritornando alla nostra tanto odiata cellulite (chiamata anche "pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica"), si tratta di una manifestazione cutanea tipicamente “a buccia d’arancia” e più o meno localizzata a livello di cuscinetti su cosce e glutei. 

Sarebbe provocata dall’insieme di un aumentato volume delle cellule del tessuto adiposo superficiale e di un particolare tipo di impalcatura di fibre di collagene del tessuto sottocutaneo che sostiene il pannicolo adiposo. 

Spesso questa condizione è associata ad un ristagno di liquidi e tossine (ritenzione idrica) più o meno grave che peggiora ulteriormente il quadro estetico.

In particolare, questo inestetismo riguarda soprattutto le donne… e non poche!

La cellulite, infatti, interessa ben l’80-90% della popolazione femminile adulta! Questo perché in realtà si tratta di una condizione naturale e fisiologica. 

E sì, non solo donne sovrappeso o non perfettamente toniche, ma anche donne magre o normopeso, sportive e perfino modelle!

Tantissime ragazze, di qualsiasi fisicità ed età, sanno cosa sia la cellulite

Le donne, infatti, sono naturalmente predisposte ad accumulare una maggiore quantità di grasso a livello di cosce e glutei a causa dei fattori ormonali (estrogeni) che le caratterizzano.

Inoltre, il tessuto sottocutaneo incriminato nelle donne, a differenza che negli uomini, è strutturato in modo tale che le cellule adipose si accumulino tra le fibre dell’impalcatura, parallele tra loro, formando le caratteristiche gobbette e fossette cutanee “a buccia d’arancia”. La mancanza di un ricambio efficiente di sangue, inoltre, concorre a causare il ristagno di liquidi (ritenzione idrica).

La cellulite può portare ad essere inserita in un quadro patologico, qualora nelle forme più gravi si manifestasse con noduli dolenti e processi infiammatori, come in caso di cellulite edematosa. Di base, però, la comune cellulite è una condizione ben lontana dall’essere una malattia: già nel 1978, uno dei primi studi scientifici, pubblicato da Nürnberger e Müller, che prendeva in considerazione un’indagine istologica su 150 autopsie e 30 soggetti vivi, la definiva “una malattia inventata”.

Vista l’altissima incidenza e la natura asintomatica di tale condizione, una revisione delle ricerche scientifiche pubblicate tra il 1978 e il 2011 conclude che si tratta di un "fenomeno fisiologico o con basi fisiologiche, caratteristico della donna, di origine multicausale che molti fattori possono scatenare, perpetuare o peggiorare".

Quali sono le cause della cellulite?

Come riportato nella suddetta citazione dell’articolo, i fattori che rientrano nella lista delle cause che concorrono allo sviluppo della cellulite e ritenzione idrica, sono tantissimi e tutti di natura ipotetica. Sicuramente non c’è un fattore causale che singolarmente causa cellulite, ma la combinazione di tutti questi fattori concorre a favorirla o aggravarla.

Tra i fattori intrinseci e non modificabili troviamo:

  • Essere di sesso femminile
  • Essere di razza caucasica mediterranea
  • Particolare struttura del tessuto sottocutaneo
  • Fattori ormonali
  • Fattori genetici ereditari
  • Alterazioni del sistema microcircolatorio
  • Alterazioni del sistema linfatico

Tra i fattori estrinseci, aggravanti e modificabili troviamo:

  • Sovrappeso e obesità (ma ricorda che anche le persone magre o normopeso ne soffrono!) 
  • Dimagrimento veloce
  • Ridotta massa e tonicità muscolare 
  • Alcol
  • Fumo
  • Stress 
  • Postura e appoggio plantare scorretti
  • Accavallare le gambe
  • Sedentarietà
  • Stare troppo tempo fermi in piedi
  • Stipsi
  • Scarpe strette o con tacchi
  • Vestiti stretti

Qual'è l’alimentazione adatta per contrastare la cellulite?

Sicuramente anche una dieta sbilanciata e ricca di eccessi di calorie, sale, grassi saturi e zuccheri può concorrere al peggioramento della cellulite, favorendo l’aumento di tessuto adiposo e ritenzione idrica.

Per vedere miglioramenti, però, l’attenzione dev’essere concentrata sull’intero stile di vita!

Il primo consiglio è sicuramente quello di diffidare dai prodotti che promettono effetti curativi e miracolosi.

La cellulite è una delle condizioni estetiche maggiormente preda di pubblicità promettenti e ingannevoli. Non esistono alimenti, tisane, beveroni o integratori drenanti che facciano scomparire la cellulite! 

Certo è però vero che l’alimentazione, insieme a stile di vita e comportamentale, possa aiutare a ritrovare o mantenere un peso sano, migliorarne gravità ed apparenza e scongiurare peggioramenti, apportando così benefici sia estetici che salutistici. 

Purtroppo, oggigiorno, sul web spopolano molte delle diete così dette “lampo”, che promettono tantissimi risultati in pochissimo tempo: dieta anticellulite dei 10 giorni, dieta anticellulite di 1200 Kcal e chissà quali altre. Anche in questo caso però, il forte consiglio è quello di diffidare: la maggior parte delle volte, infatti, si tratta di schemi alimentari di dubbia provenienza, improvvisati ed estremamente sbilanciati. Per questo motivo il loro risultato è destinato ad essere deludente o temporaneo e il loro impatto diseducativo e nocivo e per la salute.

L’unica dieta (intesa come “stile di vita”) veramente bilanciata e che permette di mantenersi in forma e in salute nel lungo tempo è quella mediterranea e anche in caso di cellulite è in grado portare grandi benefici.

Spesso in caso di cellulite e ritenzione idrica si sente dire di dover bere tantissimo o bere pochissimo e regna la confusione.

Bere acqua (a volte anche sottoforma di tisane e infusi, non zuccherati) fa certamente bene e può anche aiutare a ridurre la ritenzione idrica e eliminare le tossine. Non c’è bisogno però né di eccedere né di bere acque o sostanze particolari: normalissima acqua nella quantità raccomandata dall’OMS, ovvero in media 2 L al giorno.

Certo però, associandovi un miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica tramite movimento quotidiano e accorgimenti posturali e comportamentali, in modo tale da favorire la circolazione sanguigna e linfatica, ossigenare i tessuti, ridurre la ritenzione idrica e drenare i liquidi in eccesso.

La tisana è un ottimo elemento per idratare l'organismo senza aggiungere calorie

Un altro punto fondamentale è quello di mangiare frutta e verdura in abbondanza: 5 porzioni al giorno, infatti, ci permettono di introdurre acqua, vitamine, minerali  (tra cui il potassio, importante in caso di ritenzione idrica) e fibre, utili per evitare la stipsi, che potrebbe ostacolare e peggiorare il ritorno venoso a livello addominale.

Nel nostro piatto deve essere sempre presente una parte di cereali o derivati, vari e preferibilmente integrali: pasta, pane, riso, orzo, farro, segale, grano saraceno, miglio, cous cous, quinoa. Abbinando nel pasto queste fonti di carboidrati alle verdure e ad una fonte proteica, non ci sarà rischio di eccedere con le dosi!

Ricorda: dolci, casalinghi o confezionati, è bene che compaiano occasionalmente.

Tra le fonti proteiche da abbinare al tuo piatto, il consiglio è quello di consumare molto frequentemente nel corso della settimana i legumi: fonti preziose di fibre prebiotiche, vitamine e minerali (ecco un’altra volta il potassio).

Poi pesce, frutta secca, semi e olio extravergine d’oliva per apportare anche tanti grassi buoni e omega3.

Poi ancora uova, formaggi, preferibilmente non troppo grassi, e carni bianche.

Per finire, poca carne rossa e il meno possibile carni conservate e processate.

Qual è il ruolo del sale nella dieta anticellulite

Il problema del sale è che è costituito in parte da sodio, un minerale il cui eccesso è stato correlato, oltre che a pressione arteriosa aumentata e osteoporosi, a ritenzione idrica e cellulite. Il sodio è un minerale essenziale per la nostra sopravvivenza, è contenuto in tutti gli alimenti e normalmente è assai improbabile esserne carente, ad eccezione di sportivi o lavoratori che sudano molto in estate. 

Il problema è che molto spesso la nostra alimentazione ne presenta molto in eccesso: l’OMS raccomanda di non superare i 5 g di sale al giorno, 1 cucchiaino, (che corrisponde a 2 g di sodio), mentre in Italia il consumo abituale di sale si aggira intorno a più di 10 g di sale al giorno, più del doppio!

Il sale è un elemento a cui fare attenzione nell'utilizzo nella dieta

Imparare, dunque, a ridurre l’apporto di sale è importante sia per migliorare la cellulite che per la nostra salute. Come fare?

Prima di tutto è bene sapere che la stragrande maggioranza del sale in eccesso che assumiamo viene da prodotti confezionati o comunque acquistati già pronti: è il cosiddetto sale nascosto. Carne conservata come affettati, prosciutti, salumi, insaccati, wurstel, pesce in scatola, salmone affumicato, prodotti in salamoia, snack, merendine. Poi i formaggi stagionati e il pane. È bene quindi imparare a limitarli, ridurli o dosarli correttamente.

Anche in cucina e in tavola però spesso eccediamo: il sale nell’acqua della pasta, le aggiunte di sale durante le preparazioni e la saliera in tavola. Anche in questo caso, è bene imparare a ridurlo e perdere l’abitudine di salare ogni cosa: il nostro gusto è molto flessibile e bastano pochi giorni per abituarlo a gustare gli alimenti salandoli molto meno! Inoltre, possiamo imparare a sostituire il sale con spezie, erbe aromatiche, limone, aceto.

E la pizza?

Ti è mai successo di mangiare una pizza e di pesarti il giorno dopo vedendo 1 o 2 Kg in più sulla bilancia? E magari hai anche pensato di essere ingrassata a causa sua in una notte?

Buone notizie: puoi stare assolutamente tranquilla! Quei Kg in più sulla bilancia non sono altro che liquidi (acqua) in eccesso, trattenuta dal tuo corpo in seguito all’assunzione di un pasto ricco di carboidrati e di sale (abbondante nell’impasto, nella mozzarella e negli eventuali ingredienti aggiuntivi come prosciutto, salame, altri formaggi, olive, acciughe). 

Il bello è che è un fenomeno assolutamente normale e ritornando alle tue abitudini mediterranee, perderai quei liquidi così come li hai acquisiti. Gustati, anche per questo motivo, la tua pizza in serenità allora!

  • Esempio di menu settimanale 



lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

sabato

domenica

Colazione

- yogurt bianco naturale con banana, noci e cannella

- porridge d’avena e latte con pera e spolverizzata di cacao

- pane integrale con avocado

- yogurt bianco naturale

- yogurt bianco naturale con nocciole, farro soffiato e uvetta

- pane integrale con ricotta, noci e miele

- porridge d’avena e latte con mela e cannella 

- pancakes semplici con pere e cioccolato fondente fuso

Pranzo

- pasta e fagioli con alloro

- finocchi con pepe, limone e olio evo

- risotto al limone e rosmarino con ricotta

- cavoletti di bruxelles con pepe, limone e olio evo

- cous cous con sgombro e olive taggiasche

- insalata con pere, noci e olio evo

- torta salata con uova e broccoli

- orzotto funghi secchi

- insalata con olio evo e aceto

- pasta con alici uvetta e pinoli

- cavoletti di bruxelles con pepe, olio evo e limone

- coscette di pollo con uva e pinoli

- polenta taragna

- cicoria in padella con olio evo e aglio

Cena 

- triglie al limone e capperi

- cicoria in padella con olio evo

- pane integrale

- uova nel sugo con peperoncino

- cous cous aromatizzato allo zafferano e verdure miste

- zuppa di farro, ceci e rosmarino

- finocchi gratinati con pangrattato

- polpo in umido con patate e olive nere

- carciofi trifolati con olio evo, aglio e prezzemolo

- pizza ☺ 

- crepes semplici ripiene di 

spinaci e noce moscata

- zuppa di ceci e cavolo nero

- crostini di pane integrale tostato

Conclusioni sulle dieta anticellulite

Quindi, esiste la dieta anticellulite?

Sicuramente non esiste né una dieta, né un prodotto, né un singolo cambiamento con effetto mirato e risolutivo. Ciò che può aiutare a ridurre la cellulite ed evitarne un peggioramento, soprattutto in casi gravi, è l’insieme di tanti piccoli e grandi accorgimenti, che nel loro insieme possono avere un effetto significativo.

Concludiamo però con una riflessione: da ormai tantissimi anni la società ha imposto canoni di bellezza femminile che molte volte non sono raggiungibili e spesso la totale assenza cellulite è uno di questi. Come abbiamo scoperto in questo articolo, però, la cellulite estetica è in realtà una caratteristica normale e fisiologica del corpo femminile. Allora perché lasciare che rovini così tanto la nostra vita e ci dia così tanta insicurezza? 

Dal momento che il 90% delle donne nel mondo la ha ed eliminarla del tutto è fisiologicamente impossibile, possiamo almeno contare su una certa dose di solidarietà femminile. Potremmo addirittura rigirare la frittata (per stare in tema cibo) e pensare positivo! Se anche le donne più belle e amate del mondo hanno la cellulite, forse è perché la bellezza in realtà è molto altro: un sorriso, una risata, la simpatia, la dolcezza, l’intelligenza.

Ciò non toglie che sia utile e piacevole trovare anche un equilibrio con cui migliorarsi e sentirsi in pace con il proprio corpo. In questo senso, una sana alimentazione, associata ad una regolare attività fisica, può sì aiutare a migliorare una condizione di cellulite, ma sicuramente porta anche tanti vantaggi e benefici a tutto il tuo benessere. Per questo motivo, puoi farti seguire da un nutrizionista professionista e iniziare così un percorso che ti faccia prendere cura di te stessa, della tua autostima e della tua sicurezza.

Bibliografia

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