Il dolore alla gamba nella pallavolo

Senti delle fitte alla gamba quando atterri dai salti? Hai dolore nella zona della tibia, anteriormente, tra ginocchio e caviglia? Potrebbe trattarsi della cosiddetta Shin Splints Syndrome (SSS) o Medial Tibial Stress Syndrome (MTSS). In questo articolo ti spiego cos'è e come si cura.

November 8, 2021
Fisioterapia
Daniele Matarozzo

Di cosa stiamo parlando?

La shin splint syndrome è una problematica comune in chi corre molto, in chi è agli inizi o in chi pratica sport in cui sono previsti alti carichi ripetuti su un gamba sola come pallavolo.

Nelle femmine è più frequente che nei maschi per la conformazione scheletrica.

Normalmente lo avvertirai generalizzato ma ben in una zona ben definita (5-10 cm in lunghezza e qualche centimetro di larghezza) lungo il bordo interno della gamba (cioè della tibia) nella sua metà inferiore.

Nella prima fase il dolore ti comparirà verso la fine della fase di riscaldamento di un allenamento o di una partita e con il riposo scomparirà in breve tempo. Andando avanti, se non curato adeguatamente,  il sintomo diventa più importante e costante fino a ostacolarti non solo nei salti e negli atterraggi su quell’arto ma anche nel cammino, ed il riposo lo attenuerà solamente.

A questo punto sarai costretto a fermarti dall’attività pallavolistica per un periodo che va tra le 2 e le 4 settimane.

Perché mi è capitato questo dolore alla gamba?

Gli studiosi non sono ancora stati in grado di definire le cause certe di questa patologia che colpisce la gamba.

Il meccanismo sembra sia legato alle forze di trazione dei muscoli che si inseriscono sulla tibia.

Quello che sappiamo con certezza però è quali sono i diversi fattori di rischio che portano alla generazione della Shin Splint Syndrome:

  • iperpronazione o piedi piatti importanti
  • scarpe scarsamente ammortizzanti o consumate
  • muscolatura debole del core e delle anche
  • muscolatura debole o poco elastica della gamba
  • instabilità di caviglia (a questo trovi dei rimedi in un nostro articolo)
  • allenamenti con incrementi troppo veloci dei carichi
  • cattiva gestione delle pause e dei momenti di scarico  
  • sovrappeso
I piedi piatti (iperpronati) possono essere una delle cause del dolore di gamba.

Come accennato in precedenza, il meccanismo è il sovraccarico creato dai ripetitivi atterraggi dal salto, che impattando il terreno creano delle forze di trazione eccessive sulla parte più esterna della tibia (la membrana altamente vascolarizzata che riveste l’osso).

Tutto questo avviene attraverso le inserzioni muscolari di tibiale posteriore e anteriore, soleo, gastrocnemio e flessore lungo delle dita. Spesso negli atleti che vanno incontro a questa problematica si è riscontrata anche una bassa densità minerale dell’osso nella regione interessata, che può ulteriormente diminuire nel periodo di manifestazione del dolore. In pratica, l’osso si indebolisce nella sua struttura.

Come faccio a sapere se è proprio questo il mio problema?

La diagnosi generalmente avviene attraverso un’accurata anamnesi (cioè con la descrizione di segni e sintomi) ed un buon esame fisico che può eseguire un medico ortopedico o un fisioterapista specializzato in ambito sportivo.

Radiografie e Risonanza Magnetica sono scarsamente significative e negative nella maggior parte dei casi; risultano invece essere necessarie nei casi meno chiari.

A volte ci sono problemi diversi che si manifestano con sintomi simili almeno in parte o in fase iniziale, ma che ci portano a diagnosi differenti, in alcuni casi più gravi:

  • una frattura da stress della tibia. Avrà manifestazioni simili alla shin splint syndrome, ma il dolore sarà molto più puntuale alla pressione sulla tibia, e sarà presente anche del gonfiore e/o rossore localizzato;
  • una sindrome compartimentale (un importante aumento della pressione interna della gamba per problemi circolatori). In fase iniziale avrà gli stessi sintomi ma via via il dolore sarà esteso a tutta la gamba, ci sarà ipersensibilità sulla pelle della gamba e importante gonfiore.

Nel dubbio ci si trovi in una delle situazioni precedenti sarà necessario contattare il medico per degli esami specifici al fine di chiarire la causa.

Il Trattamento del Dolore alla Gamba

Di seguito troverai le principali indicazioni per l’autotrattamento del dolore alla gamba:

  • riposo completo o meglio astensione dalle attività provocative (salti, corsa)
  • applicazioni di ghiaccio possono esserti di giovamento per dolore e infiammazione nei primi giorni applicandolo per non più di 10 minuti ogni 1-2 ore per le prime 48-72h dall’inizio del dolore
  • se proprio necessario puoi utilizzare degli antidolorifci per rendere più sopportabile il dolore e diminuire l’infiammazione (per quale farmaco utilizzare e in che modo meglio che ti rivolgi al tuo medico)
  • mantieniti in allenamento, puoi comunque svolgere delle attività a basso impatto praticando del cross-training. Inserisci attività come il nuoto, la bici e la pesistica con i giusti accorgimenti e carichi

La Fisioterapia è Utile per Risolvere il Dolore alla Gamba?

La fisioterapia in queste situazioni è molto indicata, oltre che per la fase valutativa (come detto in precedenza), anche per non perdere tempo e forma atletica ottimizzando il trattamento e guidandoti nel ritorno in campo.

Gli strumenti nelle mani del fisioterapista più adeguati al trattamento del dolore alla gamba sono :

  • tecar terapia e crioterapia per togliere infiammazione e dolore;
  • terapia manuale, massaggi per migliorare l’articolarità, l’elasticità muscolare, dolore;
  • bendaggi per lavorare su infiammazione o  su distribuzione dei carichi a livello del piede e della caviglia a secondo del tipo;
  • Idrokinesiterpia ed esercizi specifici mantenere o migliorare mobilità articolare, forza ed elasticità muscolare e propriocezione.

In questo video ti mostro due bendaggi: uno per limitare la pronazione della caviglia, l'altro per scaricare il muscolo tibiale anteriore.

Posso Prevenire il dolore alla gamba?

Ok, mi è passato tutto, e sto riprendendo ad allenarmi, ma mi può tornare la shin splint syndrome?

Come faccio a prevenirla?

E’ possibile evitarne l’insorgenza con alcuni accorgimenti, vediamoli insieme:

  • indossa scarpe appropriate con una buona ammortizzazione
  • se hai piedi piatti o con iperpronazione contatta uno specialista per valutare l’eventuale necessità di plantari
  • gestisci la quantità dei salti in un singolo allenamento. Incrementa la quantità e l’esplosività gradualmente. Cura la tecnica sia in salto che in atterraggio
  • perdi peso se sei in sovrappeso. Rivolgiti ad un nutrizionista esperto in alimentazione dell’atleta.
  • cerca di alternare attività a forte impatto come la corsa con attività a basso impatto (nuoto, palestra)
  • mantieni una buona elasticità muscolare e articolare e una buona forza del core e degli arti inferiori
  • inserisci cambiamenti negli allenamenti gradualmente
  • riscaldati bene prima di allenamenti e partite
  • introduci soprattutto dopo gare o allenamenti pesanti attività di defaticamento (massaggi di scarico o sedute di defaticamento in acqua tra le più consigliate)

Quando rientri in campo, ricorda di gestire insieme allo staff medico e tecnico la quantità di salti che puoi sopportare.

Quindi come posso gestire il mio dolore alla gamba?

In questo articolo ti ho mostrato qual è la causa principale del dolore alla gamba: la cosiddetta Shin Splint Syndrome.


Ti ho spiegato quali sono i fattori che la causano, ti ho accennato come curarla, e come potresti prevenirla.

Il dolore alla gamba può portarti a dover sospendere momentaneamente la tua attività pallavolistica.

Proprio per questo, è fondamentale farti valutare e trattare nel più breve tempo possibile se ti accorgi di avere un problema simile.

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Daniele Matarozzo

Fisioterapista dal 2007, specializzato in Terapia Manuale e Manipolativa e in Fisioterapia per lo Sport. Dal 2015 al 2021 sono stato il fisioterapista della Nazionale Italiana di Pallavolo. Dal 2017 ho dato vita al Gruppo Fisio Salute, di cui sono co-titolare.

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